Manifestazione "NO G20 CATANIA" - La FLC CGIL di Enna era presente
Data pubblicazione: Jun 23, 2021 5:19:14 PM
La FLC CGIL di Enna ha aderito alla manifestazione “NO G20 CATANIA” che si è tenuta il 22 giugno 2021 in concomitanza della Riunione interministeriale su “Lavoro e Istruzione” nell’ambito del G20, il foro internazionale che riunisce le principali economie mondiali (Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia, Unione Europea). Si tratta di un appuntamento tra i più importanti di questo ciclo di meeting internazionali sotto la presidenza italiana, perché affronta il nodo centrale dell’istruzione, su cui il nostro paese, negli ultimi decenni, invece di investire ha tagliato, rendendo la scuola sempre più escludente e - in linea a quanto ormai avviene a livello globale – ha sottomesso i sistemi educativi e l’università alle esigenze e agli interessi delle imprese e delle classi dominanti, imponendo false “rivoluzioni” (vedi digitalizzazione o green economy) che accrescono i profitti di queste ultime e, contestualmente, le disuguaglianze sociale, le precarietà, l’autoritarismo e i dispositivi di controllo, lo sfruttamento e le flessibilità nel mondo dei lavoratori. Tutto il contrario cioè del ruolo emancipatorio e critico che la lotta per l'istruzione pubblica e democratica per tutte e tutti ha rappresentato per i movimenti e per le forze democratiche negli ultimi 60 anni.
Le condizioni della Scuola Pubblica nel nostro territorio sono drammatiche. Da un lato lo spopolamento causato dalla mancanza di lavoro che determina un ripresa del fenomeno dell’emigrazione verso il nord o, in moltissimi casi, verso le nazioni europee e dall’altro il calo delle nascite con conseguente diminuzione degli alunni in età scolare sono i due fenomeni che generano una drastica e costante diminuzione di alunni in tutta la provincia a questo aggiungiamo le carenze strutturali degli edifici scolastici che, in percentuali elevate, non sono in possesso dell’agibilità e hanno bisogno di interventi manutentivi eccezionali. A causa di quanto detto la provincia di Enna ha visto perdere in tre anni 10 autonomie scolastiche passando dai 39 Istituti con autonomia ai 29 per l’A.S. 2021/2022.
A tutto questo aggiungiamo l’incapacità, dei governi regionali che si sono succeduti negli ultimi anni, a spendere le immense risorse che sono state affidate alla Sicilia sia per quanti riguarda i fondi FSE che per quanto riguarda i c. Fondi che avrebbero potuto agevolare le condizioni per un concreto sviluppo del territorio da punto di vista occupazionale cercando di interrompere l’emorragia di donne e uomini, giovani e meno giovani che abbandonano la propria terra per cercare fortuna e un futuro migliore altrove.
Quindi la nostra adesione alla manifestazione era necessaria e doverosa per continuare a lottare qui in Sicilia per il diritto all'istruzione e al lavoro per tutte e tutti, per un’economia equa e sostenibile, per la promozione dei diritti sociali e di una scuola pubblica realmente democratica e partecipata, per la pace e il disarmo, contro le infiltrazioni criminali e in difesa dei diritti delle sorelle e fratelli migranti; per rivendicare il rispetto dei diritti democratici e costituzionali, contro ogni deriva tecnocratica e oligarchica.