Riduzione cuneo fiscale: tabella per il personale della scuola a seguito della pubblicazione del decreto legge

Data pubblicazione: Feb 07, 2020 10:0:26 AM

Dal Centro Nazionale FLC CGIL

Lo scorso 23 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge (in attuazione a quanto stabilito in legge di bilancio 2020) per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti.

Tale provvedimento determina una riduzione fiscale per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori del settore scuola. Ciò determinerà un beneficio in busta paga con incrementi netti che possono arrivare fino a 100 euro.

Si tratta di un risultato molto importante il cui merito va attribuito in particolare all’azione della CGIL che, nel confronto con il Governo per la definizione della legge di bilancio 2020, ha fortemente premuto per tagliare il cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti.

I dettagli del decreto, non ancora pubblicato, non sono ancora noti ma fin da ora è possibile illustrare alcuni contenuti in base a quanto anticipato dal comunicato del Governo.

Da quando si applica il beneficio fiscale

Si applica a partire dallo stipendio del mese di luglio 2020

Chi riguarda e a quanto ammonta

Per i lavoratori che percepiscono:

    • reddito fino a 24.600 euro lordi: il bonus fiscale di 80 euro già in godimento (cd bonus Renzi) viene integrato con ulteriori 20 euro, per un beneficio totale di 100 euro;

    • un reddito compreso tra 24.600 euro e 26.600 euro: costoro, che già beneficiano del bonus fiscale (bonus Renzi) in misura variabile in rapporto al reddito, avranno un’integrazione del beneficio fino a 100 euro;

    • reddito compreso tra 26.600 euro e 28.000 euro: costoro, finora esclusi dal beneficio, fruiranno anch’essi del bonus fiscale di 100 euro;

    • reddito tra 28.000 euro e 40.000 euro: avranno anch’essi un beneficio, in forma di detrazione fiscale, con un meccanismo a scalare in rapporto al reddito che partendo da 100 euro per chi ha 28.000 euro di reddito, sarà di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro lordi, fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito.

Poiché, sulla base delle tabelle contrattuali, la parte maggioritaria del personale della scuola ha un reddito inferiore ai 40.000 euro lordi annui (tranne docenti e Dsga all’ultimo gradone), è presumibile che saranno molti nel nostro comparto coloro che beneficeranno del provvedimento di riduzione del cuneo fiscale che il Governo si appresta a varare.

È bene però evidenziare che per fruire della riduzione fiscale occorre prendere in considerazione il reddito individuale lordo complessivo, per cui oltre lo stipendio tabellare bisogna aggiungere Rpd, Cia, 13° mensilità e tutti gli altri emolumenti a qualsiasi titolo percepiti durante l’anno (ad es fondi Mof, fondi Pon, indennità, ecc.).

Pertanto per poter valutare se si ha effettivamente diritto al beneficio fiscale occorre che ogni lavoratore consideri il proprio reddito complessivo individuale.

In allegato la tabella di simulazione relativa alla riduzione del cuneo fiscale.